Mastoplastica Riduttiva

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La mastoplastica riduttiva è uno degli interventi che consente di migliorare la condizione estetica delle mammelle, correggendo l’inestetismo definito come ipertrofia mammaria, ovvero una dimensione eccessiva delle mammelle che si presentano quasi sempre anche ptosiche, cioè con una eccessiva distanza tra il capezzolo e la base del collo, dovuta al fatto che l'eccessiva dimensione porta con sé anche un eccesso di peso.

La ghiandola mammaria si considera del tutto sviluppata attorno ai diciotto - venti anni di età: l'intervento pertanto si tende a procrastinare fino al raggiungimento della maggiore età.In rari casi di grave asimmetria particolarmente invalidante dal punto di vista psicologico per la paziente si può intervenire anche prima. È bene valutare se la paziente vorrà a breve termine intraprendere una gravidanza, in quanto l'oscillazione di volume e peso della ghiandola mammaria tra prima e dopo il parto potrebbe peggiorare il nuovo aspetto estetico ottenuto dopo l'intervento.

L'intervento

L'intervento viene generalmente praticato su entrambi i lati, tranne in rari casi di importante asimmetria in cui in una delle due mammelle si può o non ricorrere ad alcun intervento correttivo o ricorrere ad altri interventi (mastopessi senza riduzione di parenchima o addirittura mastoplastica additiva).

L'anestesia e la degenza

L'anestesia è preferibilmente di tipo generale, e il regime di degenza prevede nella maggior parte dei casi la permanenza in clinica di una notte.

Il decorso

Il decorso, che può andare dai 15 ai 30 giorni, prevede di avere dei drenaggi collegati a contenitori in aspirazione che verranno rimossi dopo un paio di giorni, di portare un reggiseno contenitivo di tipo sportivo ed eventualmente anche una fascia elasto-compressiva, di evitare di sollevare pesi importanti e di non guidare l'auto per almeno 7 giorni. Dovrà essere assunto antibiotico per bocca per 5-6 giorni.

Gli esiti temporanei

I normali esiti temporanei prevedono ecchimosi (lividi) ed edema (gonfiore) nella zona mammaria. Può essere presente dolore e/o senso di tensione mammario, ben controllabili coi comuni analgesici.

Possibili complicanze sono quelle che possono complicare un qualsiasi intervento chirurgico, e cioè l'ematoma e/o l'infezione, che cerchiamo di prevenire mediante le manovre intraoperatorie (emostasi, sterilità) e postoperatorie (medicazione compressiva applicata subito dopo l'intervento, antibiotici). Un rischio raro ma possibile è una devitalizzazione più o meno importante a livello dell'areola, che può perdere sensibilità o anche di afflusso sanguigno e guarire con difficoltà.

Gli esiti definitivi

Gli esiti definitivi prevedono la permanenza di una cicatrice, come in ogni atto chirurgico in cui il derma viene completamente interrotto e poi suturato. Tale cicatrice è collocata lungo tutto il margine dell'areola, e in più a seconda dei casi può essere presente anche una cicatrice verticale che si porta dal margine inferiore dell'areola fino al solco sottomammario ed anche una cicatrice orizzontale nel solco sottomammario stesso.

Il risultato definitivo e generalmente soddisfacente lo si può apprezzare dopo 1-2 mesi; c'è da dire che, come in tutti gli interventi di estetica, possono residuare esiti estetici non ottimali o comunque non del tutto soddisfacenti le aspettative del paziente. Nel caso, si valuterà un eventuale intervento correttivo, solitamente di minore entità rispetto al primo.

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