Per “ferita difficile” si intende una lesione di varia origine (traumatica, neoplastica, degenerativa) che per estensione, localizzazione e patologie correlate presenti una tale complessità di trattamento da essere appannaggio elettivo del Chirurgo Plastico, l’unica figura medica in questo campo capace di offrire tutte le armi a disposizione, dalle medicazioni più semplici ai più complessi tipi di lembi ricostruttivi.
Le ferite difficili possono essere lesioni acute o subacute quantitativamente e/o qualitativamente importanti o anche ulcere cutanee, lesioni croniche che non guariscono spontaneamente e non progrediscono attraverso le normali fasi della guarigione quali infiammazione, proliferazione, rimodellamento.
Il trattamento prevede una combinazione di utilizzo di medicazioni (medicazioni semplici, medicazioni avanzate, V.A.C. terapia) ed eventuali interventi di chirurgia plastica alla scopo di detergere e coprire il difetto residuo.
Tali interventi comprendono la bonifica della ferita stessa e la copertura mediante sutura diretta, innesti cutanei, lembi locali, lembi a distanza o lembi liberi.
In ogni caso, il percorso di guarigione di una ferita difficile è lungo e complesso, e necessita una grande collaborazione e motivazione da parte del paziente, che non deve aspettarsi un perfetto ripristino della funzionalità e dell'estetica pre-esistenti.