L'azione dei muscoli mimici facciali negli anni comporta, soprattutto nel terzo superiore del volto, la formazione di rughe cutanee definite, per tale motivo, “di espressione”.
A differenza delle rughe del terzo medio e inferiore del volto, dove il maggior spessore del tessuto sottocutaneo tende a formare rughe da cedimento cutaneo legato alla gravità e alla posizione (“rughe da sonno”), nel distretto superiore del volto la cute è molto più strettamente a contatto con i sottostanti muscoli mimici.
Le rughe più tipiche appartenenti a questa tipologia sono le rughe frontali, le rughe glabellari (o “del pensatore”, al di sopra della radice del naso), le rughe perioculari (o “zampe di gallina”) e le rughe verticali sovrastanti il labbro superiore (o “codice a barre”).
Per poter risolvere tale problema bisogna andare ad agire sulla causa, andando a rilassare i sottostanti muscoli con trattamento iniettivo non definitivo, ripetibile ogni sei mesi. Questo tipo di approccio è effettuabile sulle rughe del terzo superiore del volto, mentre per quanto riguarda il “codice a barre” si tende a preferire altri tipi di trattamento per il ruolo non solo estetico ma anche funzionale del muscolo responsabile di tali rughe, l'orbicolare della bocca.
L'effetto del trattamento si percepisce tra i 3 e i 10 giorni successivi. Non è detto che il rilassamento muscolare riesca a determinare una completa distensione a livello cutaneo, soprattutto se si tratta di rughe inveterate da molti anni, e quindi caratterizzate da una forte “memoria cutanea”. In quel caso, si potrà successivamente andare ad intervenire con riempitivi, da evitare in prima battuta poiché è poco utile andare a cercare di riempire una ruga legata all'eccessivo movimento muscolare se tale eccesso di movimento continua ad essere presente.
L'effetto a livello frontale può determinare, se il/la paziente lo richiede, una rotazione del sopracciglio con apparente sollevamento laterale. In realtà si tratta di un abbassamento mediale, legato al rilassamento del muscolo frontale. Per questo motivo, se è contemporaneamente presente un problema palpebrale compensato dal muscolo frontale, tale trattamento sarebbe da evitare a questo livello.
Un effetto collaterale abbastanza frequente è la cefalea tensiva, nei primi giorni successivi al trattamento, comunque ben controllabile coi comuni analgesici.