Otoplastica

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L'otoplastica è l'intervento che consente di migliorare la condizione estetica del padiglione auricolare, area anatomica all'interno della quale si presentano inestetismi non correggibili se non con la chirurgia plastica.

Il principale inestetismo del padiglione auricolare si definisce “orecchio ad ansa” o “a ventola”, ovvero uno od entrambi i padiglioni eccessivamente prominenti.

L'intervento

Si interviene generalmente su entrambi i lati, spesso con asimmetrica necessita di correzione, tranne nei casi in cui si presenti un'importante asimmetria con uno dei padiglioni in posizione normale.

L'anestesia e la degenza

Il padiglione auricolare si considera già formato a dimensioni adulte all'età di otto anni: l'intervento può pertanto essere già effettuato prima dei dieci anni, molto spesso su richiesta del/la paziente su pressione dello scherno dei compagni di scuola, ma un intervento così precoce impone l'anestesia generale. Se possibile, è preferire attendere un'età più matura in cui la collaborazione del/la paziente consenta di procedere in anestesia locale con una sedazione; non si tratta di anestesia generale, il/la paziente non viene intubato/a e respira da solo/a, ma in ogni caso dovrà presentarsi il giorno dell'intervento digiuno/a dalla sera precedente ed accompagnato/a. In età adulta, l'intervento è tranquillamente realizzabile in anestesia locale pura.

Il regime di degenza è day hospital, ovvero in struttura con sala operatoria e con dimissione nell'ambito della stessa giornata dell'intervento.

Il decorso

Il decorso, che può andare dai 7 ai 15 giorni, prevede di portare una fascia elasto-compressiva (nei primi giorni realizzata dal chirurgo, poi una semplice fascia sportiva) che comprima le garze applicate attorno alle orecchie (o all'orecchio) operate, e di riposare a testa sollevata (2 cuscini). Dovrà essere assunto antibiotico per bocca per 5-6 giorni.

Gli esiti temporanei

I normali esiti temporanei prevedono ecchimosi (lividi) ed edema (gonfiore) nella zona auricolare e periauricolare, che potranno poi scendere verso il collo nei giorni successivi per effetto della gravità. Può essere presente dolore e/o senso di tensione auricolare, ben controllabili coi comuni analgesici. Un dolore eccessivo e pulsatile alla fronte può essere invece segno di eccessiva compressione della fascia, in questo caso si deve avvisare il chirurgo.

Possibili complicanze sono quelle che possono complicare un qualsiasi intervento chirurgico, e cioè l'ematoma e/o l'infezione, che cerchiamo di prevenire mediante le manovre intraoperatorie (emostasi, sterilità) e postoperatorie (medicazione compressiva applicata subito dopo l'intervento, antibiotici), ed eventuali minimi inestetismi residui correggibili in un secondo tempo.

Gli esiti definitivi

Gli esiti definitivi prevedono la permanenza di una cicatrice, come in ogni atto chirurgico in cui il derma viene completamente interrotto e poi suturato. C'è da dire che le cicatrici di esito di otoplastica sono tra le meno visibili che ci siano, in quanto collocate in un distretto caratterizzato da cute estremamente sottile, poverissimo di tensione e soprattutto nascosto al di dietro delle orecchie, in quanto l'accesso chirurgico è esclusivamente posteriore.

Il risultato definitivo e generalmente soddisfacente lo si può apprezzare dopo 3-4 settimane; c'è da dire che, come in tutti gli interventi di estetica, possono residuare esiti estetici non ottimali o comunque non del tutto soddisfacenti le aspettative del paziente. Nel caso, si valuterà un eventuale intervento correttivo, solitamente di minore entità rispetto al primo.

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